Roma, il 4 maggio 1929
OGGETTO: Bologna. Riaffitto di locali in uso all'Archivio di Stato.
RELAZIONE A S.E. IL MINISTRO
Eccellenza,
La sede principale dell'Archivio di Stato di Bologna occupa da vari
anni buona parte dei locali del palazzo Galvani, di proprietà di
quel Comune e che sorge nel punto centrale della città (Via Foscherari).
Nel 1926, scadendo col Dicembre di quell'anno l'affitto quinquennale
allora in corso, il Comune fece presente che desiderava riaver la piena
disponibilità dell'edificio per necessità di ordine finanziario
e per conferire al medesimo una nuova e diversa sistemazione, ricollegantesi
ad un progetto di sistemazione di quella zona centrale di Bologna.
Mancando però sul posto locali demaniali disponibili e locali
privati idonei, fu necessario svolgere a mezzo di quel Prefetto laboriose
trattative col Podestà, le quali portarono al seguente accordo conclusivo:
1°) che il Comune acconsentiva la rinnovazione dell'affitto per
due anni (1927- 1928);
2°) che il canone di locazione a carico dello Stato dovesse essere
elevato da L. 20.000 annue (corrisposte nel quinquennio 1922-1926) a L.
150.000 per il 1927 ed a L. 180.000 per il 1928.
Prima di accettare i nuovi canoni richiesti, i quali riuscivano gravemente
onerosi, fu dato incarico all'Ufficio tecnico di finanza di Bologna di
periziare l'equo valore locativo corrente dello stabile; e tale valore
fu determinato in annue L. 170.000.
Si ebbe in tal modo conferma del parere che l'Intendente di Finanza
locale aveva già manifestato al Prefetto; cioè il vecchio
canone di L. 20.000 dovesse considerarsi come corrispettivo speciale di
una concessione del tutto di favore fatta dal Comune dei propri locali,
anziché un vero e proprio canone di affitto.
In seguito a ciò il Provveditorato Generale dello Stato autorizzò
la stipulazione del nuovo contratto di locazione per il biennio 1927-28
alle condizioni richieste; e da sua parte la Sezione 1° del Consiglio
di Stato, nell'adunanza del 15 Giugno 1927, si pronunciò favorevolmente
sullo schema relativo.
Pochi giorni dopo fu emanato il R.D.L. 16 Giugno 1927 n° 948, sui
prezzi di locazione degli immobili urbani, ed in base alle relative disposizioni
fu convenuto col Podestà che sul canone di L. 150.000, richiesto
per l'anno 1927, sarebbe stata applicata a partire dal 1° Luglio la
riduzione del 15 %, a norma dell'articolo 5 del decreto; e che il canone
così ridotto- di L. 127.500, anziché di L. 150.000- sarebbe
rimasto invariato anche pel successivo anno 1928, in luogo di quello di
L. 180.000.
Il contratto definitivo, portante la data 27 Giugno 1928, fu approvato
con decreto 29 febbraio registrato alla Corte dei Conti il 7 maggio 1928.
Nel corso del 1928 questo Ministero ha poi rivolto continue premure
al Provveditorato Generale dello Stato, per l'attuazione di un progetto
in base al quale l'Archivio di Stato verrebbe trasferito nei locali demaniali
dell'ex Caserma Guidotti di Bologna, previ i necessari lavori di adattamento:
senonchè quell'Ufficio ha in definitiva comunicato con nota 6 agosto
1928, qui unito in copia (alleg. n° 2) di non poter dare "alcun affidamento"
circa l'epoca "sia pure approssimativa " dell'inizio dei lavori per la
sistemazione dell'archivio nei locali demaniali suindicati.
E' stato pertanto necessario rivolgersi nuovamente al Comune, per ottenere
una nuova proroga dell'affitto del palazzo Galvani: e con le trattative
condotte dall'Ispettorato Generale degli Archivi, all'uopo inviati sul
posto, si è ottenuta l'adesione a rinnovare il contratto per altri
3 anni, con impegno da parte del Ministero di fare nel frattempo quanto
è possibile per lasciar liberi i locali alla fine del 1931.
Il Podestà ha però preteso che il canone sia portato,
pel nuovo periodo di locazione, a L. 150.000 all'anno, cioè alla
misura richiesta per l'anno 1927, prima dell'emanazione del R.D.L. 1927
n° 948, come sopra è fatto cenno; e su tal punto è stato
irremovibile, come si rileva nella relazione dell'Ispettore Generale che
si unisce in copia (alleg. n° 3).
Non offrendosi altra possibile soluzione, e poiché con l'articolo
3 del R.D.L. 3 Giugno 1928 n° 1155 è stata riprestinata la libera
contrattazione per gli stabili delle pubbliche amministrazioni, compresi
quelli dei Comuni (come ha chiarito il competente Ministro della Giustizi,
in seguito a quesito rivoltogli), per cui il Comune di Bologna aveva facoltà
di richiedere l'aumento del canone corrisposto nel precedente biennio 1927-28;
tenuto conto altresì che l'equo valore locativo corrente dello stabile
fu determinato dall'Ufficio tecnico di finanza in annue L. 170.000, si
è autorizzata la stipulazione del nuovo contratto 1928-1931, in
base al canone annuo di L. 150.000.
E poichè il contratto stesso, per perfezionarsi ed avere esecuzione,
deve essere sottoposto al parere del Consiglio di Stato, ai termini dell'articolo
6, capoverso del R.D. 18 novembre 1923 n° 2440, portante disposizioni
sull'amministrazione del patrimonio e la contabilità generale dello
Stato, prego l'E.V., qualora nulla osti, di voler autorizzare la comunicazione
degli atti a quell'Eminente Consesso.
Il Direttore Generale
......
Visto: Si trasmettano gli atti al Consiglio di Stato per il prescritto
parere
Pel Ministro
......
CONSIGLIO DI STATO
SEZIONE DELL'INTERNO
(Protocollo della Sezione n. 378)
Riferisca il Signor C° Lupi
Roma, addì 8 maggio 1929
Il Presidente della Sezione
Cristofanetti
Tabella degli affari per l'adunanza del 14 maggio 1929 VII N°
20
Sono presenti i Sig.i :
Presidente Cristofanetti
Consigliere Rava
"
Fagiolari
"
Di Donato
"
Luzzatto
"
Giannini
"
Di Fede
"
Crispo Moncada
"
Lupi
"
Petitbon
"
Minale
Segretario Mercuri
L'adunanza ebbe principio alle ore 10
"
ebbe termine alle ore 12.30
Adunanza del 14 maggio 1929
La Sezione
Vista la relazione del Ministero dell'Interno del 4 maggio 1929 a.
VII N. 8912-3-45490, con la quale si domanda parere per la proroga del
contratto di affitto del palazzo Galvani in Bologna, di proprietà
di quel Comune, in uso all'Archivio di Stato;
Visti gli atti ed udito il Relatore;
Richiamato il precedente parere dell'o giugno 1927 di questa Sezione;
Ritenuto che lo sperato trasferimento dell'Archivio di Stato di Bologna
nei locali demaniali dell'ex Caserma Guidotti che si riteneva potesse verificarsi
entro le more della proroga del contratto di affitto del palazzo Galvani,
sede attuale dell'Archivio, non sarà possibile ancora per qualche
anno; onde la necessità di una ulteriore proroga dell'affitto stipulato
col Comune proprietario del palazzo Galvani;
Che sui termini e condizioni della nuova proroga, pattuita per tre
anni a far tempo dal 1929, e per il canone annuo di L. 150 mila, non è
a fare eccezione di sorta quanto si tenga presente che l'attuale canone
di L. 127500 era conseguenza della riduzione portata dal R° D°
16 giugno 1927 N° 948, sì che può dirsi rimanga invariato,
ed è tuttavia inferiore a quello di L. 170 mila periziato dall'Ufficio
Tecnico di Finanze nel 1927, e d'altronde, il Podestà di Bologna
si è mostrato irremovibile sull'ammontare di detto canone;
Esprime parere favorevole.
(ACS, Consiglio di Stato, Verbali della Sezione dell'Interno, Sezione
I, parere 1929 aprile -maggio, b.95).