MINISTERO DELL' INTERNO- Direzione Generale dell'Amministrazione Civile
Ufficio Archivi di Stato
N. 8946.3/49370

Roma, il 30 luglio 1929
OGGETTO: Milano. Sede succursale dell'Archivio di Stato. Lavori precauzionali contro gli incendi

RELAZIONE A S.E. IL MINISTRO
Eccellenza,
L'Archivio di Stato di Milano ha una sede succursale in locali di proprietà di quel Comune, siti in piazza S.Eustorgio, che l'Amministrazione tiene in fitto da vari anni.
Si è sempre parlato di scarsa garanzia che detti locali offrono contro i pericoli d'incendio, perché contigui ad abitazioni private e anche soprastanti ad officine, mentre vi è depositato materiale archivistico di grande importanza; e poiché il Soprintendente dell'Archivio ha insistito sulla necessità di provvedimenti, declinando la propria responsabilità per eventuali sinistri che potessero verificarsi, nel novembre u.s. fu disposta una verifica, cui parteciparono due funzionari del Genio Civile, il Comandante ed un ingegnere del locale corpo dei pompieri, per avvisare ai mezzi di precauzioni per quella succursale.
Fu in tal modo riconosciuta la necessità di una parte di lavori assolutamente indispensabili e indilazionabili, la cui esecuzione può essere differita.
Appartengono al primo gruppo la verifica di tutte le canne da fumo, la costruzione di muri tagliafuoco e di parte speciali di sicurezza in ferro, per la divisione della parte dell'edificio occupata dall'archivio in zone ben separate fra di loro. Ad essi si riferisce l'acclusa perizia 3 dicembre 1928 compilata da quell'Ufficio del Genio Civile dell'importo di L. 49.000,ivi comprese L. 4650 a disposizione per imprevisti e per direzione e sorveglianza. Su tale perizia si è pronunciato favorevolmente il Consiglio Superiore dei lavori pubblici in adunanza del 12 febbraio u.s., riconoscendo che i lavori sono "veramente opportuni e rispondenti allo scopo che si vuol raggiungere"; e lo stesso Consiglio Superiore ha riconosciuta giustificata la proposta dell'Ufficio del Genio Civile circa l'esecuzione in economia, per cottimo con ditta idonea e di fiducia della Soprintendenza dell'Archivio.
Ciò premesso si soggiunge che scadendo col 31 dicembre dell'anno in corso l'affitto dei locali di cui si tratta, prima di assumere il formale impegno della spesa è parso opportuno di aver certezza che il Comune rinnoverà la locazione: e si è richiesta altresì il parere del Soprintendente sulla convenienza di eseguire i lavori, in vista di una non lontana soluzione del problema dei locali per l'archivio milanese, la quale importerebbe l'abbandono della succursale di S.Eustorgio.
In ordine a questo secondo punto con nota 22 aprile u.s. n° 686 il Soprintendente ha testualmente risposto: "siccome i lavori per il nuovo edificio per gli uffici governativi (in Milano) non potranno essere iniziati tanto presto, perché non è nemmeno pronto il relativo progetto, che dovrà poi avere le Superiori autorizzazioni, è evidente che ci vorranno due o tre anni al minimo, prima che l'Ufficio tecnico di finanza sgombri i padiglioni provvisoriamente occupati (nei quali si ha in progetto di trasferire il materiale della sezione di S.Eustorgio); e che quindi almeno per tre anni all'incirca si dovrà usufruire della succursale di S.Eustorgio.
Dati i pericoli che essa notoriamente presenta, sarebbe, ad avviso mio e del Genio Civile, imperdonabile rischio il rimandare il primo gruppo di lavori di precauzione."
Come poi si rileva dall'ultima nota 14 giugno 1929 del Prefetto di Milano n° 225758, il Podestà è disposto a rinnovare il contratto sulla base del canone annuo di L. 35 mila, già fissato per l'affitto in corso con precedente convenzione 9 febbraio 1927, e che fu ridotto a L. 31500, in applicazione del R.D.L. 26 luglio 1927 n° 948 sui prezzi di locazione degli immobili urbani.
Alla lettera del Prefetto è unita copia di altra dell'Ingegnere Capo del Genio Civile, da cui risulta che i lavori proposti riguardano esclusivamente la sicurezza degli atti d'archivio depositati nella succursale, e non interessano l'edificio comunale che non vi guadagna né in solidità né in estetica; per cui il canone di L. 35.000 richiesto dal Podestà deve ritenersi equo in rapporto alle condizioni locali del mercato.
Sembrando, per quanto sopra è esposto, che non possa esservi dubbio circa l'opportunità e necessità di eseguire i progettati lavori; tenuto conto inoltre che si hanno disponibili i fondi all'uopo occorrenti, prego  l'E.V. di voler autorizzare che sia promosso il prescritto parere del Consiglio di Stato, ai termini dell'articolo 8 del R.D. 18 novembre 1923 n° 440, superando l'importo della perizia le L. 30.000 e dovendo aver luogo l'esecuzione delle opere in economia.

Il Direttore Generale
......
Visto: Si trasmettano gli atti al Consiglio di Stato per il prescritto parere
Pel Ministro
......
 
 
 

CONSIGLIO DI STATO
SEZIONE DELL'INTERNO
(Protocollo della Sezione n. 718)

Riferisca il Signor C° Lupi
Roma, addì agosto 1929
Il Presidente della Sezione
Di Donato

Tabella degli affari per l'adunanza del 12 agosto 1929 N° 31
Sono presenti i Sig.i :
Presidente   Di Donato
Consigliere  Di Fede
      "            Lupi
      "            Petitbon
 "   Agg.       Lissia
 "   Agg.       FerrariPallav.
Segretario   Mercuri
L'adunanza ebbe principio alle ore 10
         "        ebbe termine alle ore 12.15

Adunanza del 12 agosto 1929
La Sezione
Vista la relazione del Ministero dell'Interno del 30 luglio 1929  n. 8946.3/49370, con la quale si domanda parere per la esecuzione in economia dei lavori precauzionali contro gli incendi nei locali della succursale dell'Archivio di Stato di Milano;
Visti gli atti ed udito il Relatore;
Premesso che avendo la Soprintendenza dell'Archivio di Milano insistito per avvisare ai mezzi di precauzione contro il pericolo di incendio nei locali della Succursale dell'Archivio di Stato, posta in via S.Eustorgio a contatto di abitazioni private e soprastante ad officine, ove non si provvedesse, ogni propria responsabilità per eventuali sinistri, il Ministero dell'Interno, previe perizie fatte eseguire dal Genio Civile, propone la esecuzione di una parte dei lavori di protezione, che presenta carattere assoluto di indilazionabilità, salvo a differire la esecuzione di altra parte di lavori meno urgenti;
Considerato che non può esservi dubbio di sorte sulla opportunità dei detti lavori che mirano alle difese di un patrimonio di cospicuo calore;
Che per quanto l'Archivio sia destinato ad essere trasferito in locali appositi di nuova costruzione, è da ritenere che per due anni almeno ancora il trasferimento non potrà essere effettuato, non sussistendo al giorno d'oggi nemmeno il progetto del nuovo edificio demaniale, sì che costituirebbe imperdonabile rischio la non esecuzione;
Considerato che il Comune di Milano ha consentito la proroga del contratto di affitto per un triennio a far tempo dalla scadenza del contratto in corso che si maturerà al 31 dicembre p.v., rimanendo invariato il canone base di 35.000 lire, riconosciuto equo in rapporto alle condizioni locali del mercato;
Considerato che la spesa per i lavori urgenti ed indilazionabili, è stata preventivata in L. 49.000, e che il Consiglio Superiore dei lavori pubblici si p pronunciato favorevolmente, anche per quel che riguarda la concessione dei lavori in economia per cottimo fiduciario con ditta idonea e di fiducia della Soprintendenza dell'Archivio;
Esprime parere favorevole.

(ACS, Consiglio di Stato, Verbali della Sezione dell'Interno, Sezione I, parere 1929- luglio-agosto, b.98).