Consiglio Superiore degli Archivi

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La pubblicazione sul web della banca dati di tutti i verbali del Consiglio Superiore degli Archivi (1874-1976) mette a disposizione degli utenti uno strumento-chiave per la storia dell'amministrazione archivistica italiana: dai primi decenni dell'unità nazionale (che posero le basi dell'organizzazione di un sistema organico di istituti di concentrazione),  ai primi del secolo XX (con il contributo al funzionamento degli archivi correnti dei dicasteri centrali), al "ventennio" (in cui si pose la questione della vigilanza sugli archivi non statali), fino agli anni del bilancio dei gravi danni della guerra ed infine alla creazione del Ministero per i beni culturali e ambientali e all'uscita degli archivi dal dicastero dell'interno.

 

 Questi sono alcuni tra i tanti temi che  dimostrano l'importanza dei lavori del Consiglio, fondato con il Regio Decreto 7 aprile 1874 e attivo fino al giugno del 1976, composto da personalità tra le più significative della politica e della cultura italiana, tra le quali ricordiamo Stefano Jacini, Cesare Correnti, Pietro Fedele, Pasquale Villari, Benedetto Croce, Cesare Paoli, Federico Chabod, Giorgio Costamagna, Gioacchino Volpe, Francesco Calasso, Alberto Maria Ghisalberti, Giorgio Cencetti, Leopoldo Sandri, Filippo Valenti. Il Consiglio ha segnato cento anni di storia degli archivi attraverso i pareri legislativi, le nomine dei direttori, il consenso sulle acquisizioni documentarie, sulla consultabilità e sugli scarti, le scelte sulle modalità di accesso ai ruoli scientifici e gli indirizzi per la corretta formazione degli archivisti.

 

IL PROGETTO INFORMATICO
Il progetto informatico per il Consiglio ha previsto la strutturazione in formato XML di uno specifico data-base, che arricchisce la trascrizione integrale dei verbali e degli allegati (progetti di legge, programmi delle scuole di archivio, relazioni di ispezioni, pareri sulle nomine dei direttori, relazioni sul'attività dell'amministrazione) con i dati cronologici, i nomi dei componenti con i loro ruolo e i singoli punti dell'ordine del giorno. E' possibile interrogare la banca dati attraverso questi campi, oppure ancora con l'ausilio di un indice degli argomenti affrontati nelle sedute.

Questa è la DTD adottata.

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